Recupero

Chiesa di Sant’Eufemia | Vello, lago d’Iseo, BS

Data progetto

2013

Luogo 

MARONE località Vello

Esigenze della committenza / Caratteristiche del progetto, intervento realizzato

La chiesa, situata a pochi metri dalla riva del lago a ridosso della vecchia strada provinciale, fu edificata dai monaci del monastero di sant’Eufemia e fin dalle origini crebbe nell’ambito della Pieve di Sale Marasino verso cui aveva obblighi servili. Iniziata nel secolo XI e finita di costruire nel 1716, ha visto nel tempo diversi interventi che l’hanno modificata nel suo originario aspetto. La prima campata è a base quadrata, con volta a crociera e con dipinti anch’essi del XV secolo e il campanile.

Dopo la metà del XVI secolo è stato aggiunto un secondo corpo comprendente la seconda campata e l’abside con volta a botte. Nel corso del XVII secolo fu costruita la sacrestia a pianta rettangolare con volta a padiglione ed intorno al XVIII secolo furono aggiunti la fonte battesimale e un locale accessorio usato attualmente come magazzino. Le decorazioni e i dipinti interni, realizzati su intonaco fresco steso in giornata, furono realizzate dal Casari nel 1947.

L’edificio attuale è anticipato da un sagrato realizzato in cemento, attraverso il quale si accede all’antistante piccolo cimitero. Il corpo di fabbrica è orientato in direzione nord-sud e la facciata d’ingresso, posta a nord, riporta dipinti datati 1489, due possenti lesene ed ospita i due ingressi: quello principale, costituito da un portale ogivale con portone in legno di recente fattura ed uno secondario anch’esso in legno, di dimensioni inferiori, di forma squadrata e munito di un sopraluce centinato con inferriata, consente l’accesso all’ambiente accessorio.

La struttura, così come quella del campanile, è stata realizzata in muratura portante, costituita da blocchi lapidei irregolari, di varia origine e natura, legati da giunti di malta ed intonacati. Le finestre presentano delle grate in ferro, i portoni delle facciate sono in larice di recente fattura.

Il Restauro

Le principali cause di degrado strutturale sono attribuibili ad un cedimento delle fondazioni avvenuto a ridosso del lago, dovuto probabilmente ad un movimento franoso del terreno circostante e alla mancanza di un idoneo drenaggio. Conseguenza inevitabile è stato il formarsi di molteplici lesioni, una delle quali, la più importante, si è verificata nel mezzo della facciata principale, sviluppandosi verticalmente dal portale d’ingresso sino al colmo del tetto, visibile anche all’interno. Per quanto riguarda il degrado degli intonaci e delle parti pittoriche, le principali cause sono da ricercarsi nell’azione dilavante dell’acqua piovana, nell’azione dell’umidità di risalita, negli agenti inquinanti, non per ultimo nell’esposizione della facciata a nord da dove giungono i venti di tramontana.

In generale, l’intervento di restauro è stato finalizzato al recupero conservativo dei dipinti e delle superfici intonacate della chiesa, al rifacimento della pavimentazione del sagrato in cemento, che non permetteva un adeguato drenaggio delle acque piovane ed una corretta aerazione, alla manutenzione e pulizia dell’intero manto di copertura ed al restauro e al consolidamento strutturale delle opere in pietra, degli architravi e delle soglie, oltre che al restauro dei portoni lignei. Le fasi operative sono state precedute ed accompagnate da un’attenta indagine conoscitiva anche mediante lo studio di documentazione grafica e fotografica. Nell’insieme l’intervento ha permesso di restituire importanza ad un bene di alto valore artistico, sociale e di fruizione sia religiosa che culturale/turistica.

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